Friulane donna sabot colore personalizzato
Friulane per donna modello sabot; questo articolo verrร realizzato con il velluto colorato che preferisci:ย segnalalo nel campo note in sede di ordine o contattaci per definire i dettagli delle calzature.
Friulane per donna realizzate con tessuto naturali: velluto di cotone, tomaia in cotone nero.
La calzatura friulana originale prevede che la tomaia sia unita alla suola tramite una cucitura completamente fatta a mano da sapienti mani artigiane. La versione sabot รจ un modello alternativo alla classica scarpetta chiusa.
Le Friulane per donna le puoi acquistare direttamente dalla loro terra d’origine. Scegli comodamente di spedire dove preferisci tu; se si tratta di un regalo faremo recapitare anche un bigliettino di auguri personalizzato e se scegli l’opzione confezione regalo, arriverร nella confezione regalo La Cort.
Puoi acquistare o scegliere le tue Friulane sabot anche nel nostro negozio a Udine.
Numerazione: consigliamo di ordinare un numero maggiore poichรฉ il modello ha una vestibilitร piรน piccola rispetto al modello chiuso.
Richiedi il numero desiderato scegliendo dal menรน a tendina: disponibili dal 35 al 42.Puoi anche contattare il servizio clienti La Cortย per chiarimenti sulla numerazione. Consigliamo di ordinare un numero
Possibili imperfezioni o minime differenze di prodotto rispetto alla foto indicano l’alta artigianalitร di un prodotto fatto a mano.
PRODUZIONE
Sono rimasti pochi produttori locali a realizzare e riproporre la storica friulana, con unโattualizzazione nei colori e nei materiali. Calzature realizzate totalmente in Friuli con materiali di qualitร e in tirature limitate.
La lavorazione si avvale anche della cucituraย artigianale della suola alla tomaia con una complessa tecnica di cucito realizzata ancora rigorosamente a mano come in passato. Un sapiente lavoro artigianale che rende gli scarpรจts unici, flessibili e confortevoli.
UN POโ DI STORIA
Lo scarpรจt fino a qualche decennio fa era la calzatura tipica della Carnia e anche di tutto il Friuli. Si trattava di una vera e propria scarpa bassa senza tacco di panno, velluto o di tela, con una suola di vari strati tela cucita fittamente con lo spago per irrobustirla, utilizzata da tutta la famiglia e realizzato in casa. Nei tempi piรน recenti si cominciรฒ a recuperare i copertoni delle biciclette per realizzare le suole in gomma.
A seconda delle localitร e del periodo veniva realizzato con una punta piรน o meno arrotondata o rivoltata in alto, anche la scollatura era piรน o meno pronunciata ed eventualmente con un apice rivolto allโindietro. Si distinguevano poi gli scarpรจts di fatica creati con stoffe di recupero e resistenti, da quelli di gala in velluto nero, semplici o con un fiore ricamato.
Le donne poi nel periodo estivo si spostavano per vendere le loro creazioni e riuscirono ad avere un buon mercato a Venezia, soprattutto con i gondolieri, i quali stando in piedi tutto il giorno sulla superficie della gondola necessitavano di una calzatura comoda, fresca e che non rovinasse la vernice.
La diffusione dalle zone montane fino al Veneto determinรฒ nel corso del tempo lโuso di vari nomi come scarpette friulane, furlane, veneziane, papusse oltre a scarpets, che identificano anche varianti del modello originale.
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