Sporta intrecciata media
Sporta intrecciata media che appartiene alla locale tradizione della lavorazione con foglie di pannocchie. La Cort consiglia: accessorio originale e sempre attualissimo da portare con sé. La sporta intrecciata media ha una buona capienza per contenere diversi oggetti personali. La sporta è un oggetto simbolo della tradizione friulana e del mondo contadino che veniva utilizzata per la sua robustezza e durata nel tempo.
Dimensioni di 39,50 x 11,50 x h 27 cm circa più i manici.
Possibili imperfezioni o minime differenze di prodotto rispetto alla foto indicano l’alta artigianalità di un prodotto fatto a mano.
Si consiglia di non bagnare il prodotto per una sua buona conservazione; è sufficiente togliere la polvere con un panno.
PRODUZIONE
La realizzazione di articoli con lo scus richiede innanzitutto la raccolta a mano delle pannocchie di mais e poi una preparazione delle brattee. Le foglie vengono pulite e sbiancate con anidride solforosa oppure se di tonalità rosse lasciate naturali o ancora tinte in altri colori. In seguito vengono inumidite nell’acqua tiepida per essere più morbide e nel caso di realizzazione di sporte ed oggetti vari si deve attorcigliarle per creare una corda. Mentre per le bamboline vengono lasciate le brattee distese.
Per realizzare sporte ed altri oggetti è necessario uno stampo intorno al quale si inizia ad intrecciare il cordino realizzato, aiutandosi anche con un ago ricurvo, ottenendo quindi un pezzo unico senza tagli e cuciture, solo i manici vengono aggiunti dopo. Grazie anche ai vari colori ed ai molteplici intrecci si possono creare molti modelli che in passato hanno avuto successo e richiesta anche all’estero.
La Cort ha voluto proporre questi articoli perché sono strettamente caratterizzanti l’economia contadina di un tempo. Contemporaneamente si sono anche evoluti offrendo oggetti di utilizzo quotidiano per le case moderne.
UN PO’ DI STORIA
Produzione artigianale rimasta viva ormai in pochissimi posti e poco più che a livello di hobbistica. Lo scus (cartoccio) ebbe fino a qualche decennio fa un grande successo e richiesta, anche dall’estero.
Lavorazione sviluppatasi a partire dal ’600 dopo la diffusione della coltivazione di mais, in varie regioni che poi saranno inglobate nell’Impero asburgico, trovò un particolare sviluppo nella zona della Val del Torre a nord di Udine. Con lo sviluppo della raccolta meccanizzata del mais l’attività è declinata, ma in questi ultimi anni si è voluto recuperare e portare avanti la conoscenza di questo mestiere, e vengono anche organizzati corsi ed eventi per coinvolgere sempre più persone.
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