Scarpets donna in velluto animalier
Scarpets per donna in velluto animalier, bordino inferiore e superiore nero, suola antiscivolo in gomma. Gli scarpets sono stati realizzati con un velluto morbidissimo e di prima qualitΓ proveniente da materiali di recupero; fodera interna in cotone nero, suola e tomaia di prima qualitΓ . La suola degli scarpets per donna non Γ¨ completamente piatta ma presenta un minimo tacco. L’elegante punta rende le Friulane animalier davvero speciali.
Gli scarpets per donna in velluto animalier sono in edizione limitata: perfetti in vista della stagione autunnale ed invernale. Le Friulane in morbido velluto animalier sono perfette sia abbinate con un abbigliamento nero sia per un contrasto grintoso ed alla moda come i rosa ed i fuxia.
Scarpets per donna in velluto praticissimi da utilizzare sia in casa sia all’esterno. Gli scarpets in velluto sono un articolo classico della tradizione friulana: molto amate per la possibilitΓ di abbinamenti facili e sempre molto attuali.
Scegli la numerazione dal menΓΉ a tendina prima di procedere all’acquisto: la numerazione corrisponde a quella di una classica scarpa a ballerina. Numerazione disponibile dal 36 al 41.
Possibili imperfezioni o minime differenze di prodotto rispetto alla foto indicano l’alta artigianalitΓ di un prodotto fatto a mano.
PRODUZIONE
La produzione di questi scarpets, nell’ottica di un’economia circolare, Γ¨ caratterizzata dalla ricerca di tessuti di recupero provenienti da laboratori locali; la lavorazione di questi scarpets viene chiamata California e prevede una lavorazione piΓΉ semplice rispetto agli scarpets tradizionali ma allo stesso tempo artigianale e con molti passaggi manuali.
UN POβ DI STORIA
Lo scarpèt fino a qualche decennio fa era la calzatura tipica della Carnia e anche di tutto il Friuli. Si trattava di una vera e propria scarpa bassa senza tacco di panno, velluto o di tela, con una suola di vari strati tela cucita fittamente con lo spago per irrobustirla, utilizzata da tutta la famiglia e realizzato in casa. Nei tempi più recenti si cominciò a recuperare i copertoni delle biciclette per realizzare le suole in gomma.
A seconda delle localitΓ e del periodo veniva realizzato con una punta piΓΉ o meno arrotondata o rivoltata in alto, anche la scollatura era piΓΉ o meno pronunciata ed eventualmente con un apice rivolto allβindietro. Si distinguevano poi gli scarpΓ¨ts di fatica creati con stoffe di recupero e resistenti, da quelli di gala in velluto nero, semplici o con un fiore ricamato sul tomaio.
Le donne poi nel periodo estivo si spostavano per vendere le loro creazioni e riuscirono ad avere un buon mercato a Venezia, soprattutto con i gondolieri, i quali stando in piedi tutto il giorno sulla superficie della gondola necessitavano di una calzatura comoda, fresca e che non rovinasse la vernice.
La diffusione dalle zone montane fino al Veneto determinΓ² nel corso del tempo lβuso di vari nomi come scarpette friulane, furlane, veneziane, papusse oltre a scarpets, che identificano anche varianti del modello originale.
Cristina –
Belle comode e leggere β¦ qualitΓ prezzo ottima !!