Friulane per uomo in velluto marrone
Friulane per uomo in vellutoΒ marrone, bordini superiore ed inferiore in tinta, suola antiscivolo in gomma.
La Cort propone il modello classico ed originale delle friulane chiamate localmente anche scarpets. Questo modello prevede che la tomaia sia unita alla suola tramite una cucitura completamente fatta a mano da sapienti mani artigiane. Queste calzature vestono morbide ed il velluto si adatta facilmente alla forma del piede. Modello leggermente a punta.
In un luminoso velluto marrone le friulane che propone La Cort sono perfette per ogni momento della giornata; il modello di friulana per uomo garantisce un suo utilizzo praticoΒ in casa ma anche negli spazi esterni: con velluto, fodera interna, suola e tomaia di prima qualitΓ .
Le friulane per uomo sono un regalo originale perΒ chi ricerca un prodotto di alta qualitΓ senza rinunciare al comfort ed all’eleganza.
Richiedi il numero desiderato scegliendo dal menΓΉ a tendina. Puoi anche contattare il servizio clienti La CortΒ per chiarimenti sulla numerazione.
Possibili imperfezioni o minime differenze di prodotto rispetto alla foto indicano l’alta artigianalitΓ di un prodotto fatto a mano.
A questo link trovi la versione classica in velluto nero.
PRODUZIONE
Sono rimasti pochi produttori locali a realizzare e riproporre la storica friulana, con unβattualizzazione nei colori e nei materiali. Calzature realizzate totalmente in Friuli con materiali di qualitΓ e in tirature limitate.
La lavorazione si avvale anche della cucitura artigianale della suola alla tomaia con una complessa tecnica di cucito realizzata ancora rigorosamente a mano come in passato. Un sapiente lavoro artigianale che rende gli scarpèts unici, flessibili e confortevoli.
UN POβ DI STORIA
Lo scarpèt fino a qualche decennio fa era la calzatura tipica della Carnia e anche di tutto il Friuli. Si trattava di una vera e propria scarpa bassa senza tacco di panno, velluto o di tela, con una suola di vari strati tela cucita fittamente con lo spago per irrobustirla, utilizzata da tutta la famiglia e realizzato in casa. Nei tempi più recenti si cominciò a recuperare i copertoni delle biciclette per realizzare le suole in gomma.
A seconda delle localitΓ e del periodo veniva realizzato con una punta piΓΉ o meno arrotondata o rivoltata in alto, anche la scollatura era piΓΉ o meno pronunciata ed eventualmente con un apice rivolto allβindietro. Si distinguevano poi gli scarpΓ¨ts di fatica creati con stoffe di recupero e resistenti, da quelli di gala in velluto nero, semplici o con un fiore ricamato.
Le donne poi nel periodo estivo si spostavano per vendere le loro creazioni e riuscirono ad avere un buon mercato a Venezia, soprattutto con i gondolieri, i quali stando in piedi tutto il giorno sulla superficie della gondola necessitavano di una calzatura comoda, fresca e che non rovinasse la vernice.
La diffusione dalle zone montane fino al Veneto determinΓ² nel corso del tempo lβuso di vari nomi come scarpette friulane, furlane, veneziane, papusse oltre a scarpets, che identificano anche varianti del modello originale.
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